Sabato 24 maggio Ore 21.00 - Sala San Pio X
Bestiario idrico. Studio per un racconto
Di e con Marco Paolini
Bestiario idrico. Studio per un racconto
Sabato 24 maggio
Ore 21.00
Sala San Pio X
POSTI ESAURITI!
Produzione Jolefilm
In collaborazione con
Con il sostegno di
Tutti viviamo in riva al mare, questa la sintesi della lezione che la Natura ci insegna. Di questo si occupa la Fabbrica del Mondo e da questa sintesi nasce l’idea di realizzare un bestiario idrico: raccogliere testimoni e storie, parole poetiche e canzoni, per costruire un filo emotivo di appartenenza che idealmente leghi insieme l’acqua e la terra, che con sapienza e mestiere sono state modificate per l’uso agricolo prima e industriale poi, e che oggi devono essere ripensate con lungimiranza per prevenire una grave crisi idrica.
Questo è un racconto sul lavorio di mani che nel tempo hanno dato forma alla terra governando l’acqua e su come quest’opera, questa azione, ci riguardi.
Non spetta agli artisti e agli scienziati decidere come agire, spetta alla politica, ma agli artisti e agli scienziati tocca il compito di rendere fertile il terreno per la semina delle decisioni.



Marco Paolini
Attore, autore e regista, dagli anni Settanta al 1994 ha fatto parte di vari gruppi teatrali.
È in uno di questi, il Teatro Settimo di Torino, che inizia a raccontare storie: nascono gli “Album”, i primi episodi di una lunga biografia collettiva che attraversa la storia italiana dagli anni ’60 ai giorni nostri, fino a immaginare il futuro prossimo con il nuovo Album Le avventure di Numero Primo. Noto al grande pubblico per Il racconto del Vajont, si distingue quale autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile (I-TIGI racconto per Ustica, Parlamento chimico, Il Sergente, Bhopal 2 dicembre ’84, U 238, Miserabili) e per la capacità di raccontare il cambiamento della società attraverso i dialetti e la poesia sviluppata con il ciclo dei Bestiari.
Appassionato di mappe, di treni e di viaggi, traccia i suoi racconti con un’attenzione speciale al paesaggio, al suo mutarsi, alla storia (come nel Milione) e al suo evolversi (Numero Primo).
Artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, sa portare quest’arte antica al grande pubblico con memorabili dirette televisive (tra cui ITIS Galileo e Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute).
Dopo Ballata di uomini e cani, dedicata a Jack London, nel 2016 debutta con giovani attori del Teatro Nazionale Palestinese in Amleto a Gerusalemme, con la regia di Gabriele Vacis e dà vita a un nuovo progetto dedicato alla tecnologia intitolato #Madre Incerta, una trilogia di cui fanno parte Le avventure di Numero primo (2016, con l’omonimo romanzo edito da Einaudi), #Antropocene, oratorio per voci, violoncello solista e orchestra (con Mario Brunello e Frankie hi nrg mc, 2017), Tecno Filò (2018).
Nel 2018 ha dato voce, con Simone Cristicchi, allo spettacolo Senza vincitori né vinti di Francesco Niccolini, un intenso ricordo nel centenario della fine della Grande Guerra. Nel 2019 nasce Nel tempo degli dèi. Il calzolaio di Ulisse coprodotto con il Piccolo Teatro di Milano. L’anno dopo crea lo spettacolo Filo Filo’ e nel 2020 Senza confini_No borders. I suoi ultimi spettacoli sono SANI! Teatro fra Parentesi, il cui primo sviluppo artistico è nato durante il lockdown e Antenati e altre storie.
Nel 1999 ha fondato Jolefilm, la società con cui produce tutti i suoi spettacoli e con cui sviluppa la passione per il documentario e il cinema realizzando opere che hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico e di critica (dal pluripremiato Io sono Li di Andrea Segre, ai più recenti La pelle dell’orso, di cui oltre che interprete è coautore con il regista Marco Segato, L’ordine delle cose e Welcome Venice di A. Segre, Effetto Domino di Alessandro Rossetto).
Per la televisione ha realizzato con Jolefilm varie opere e indimenticabili dirette televisive seguite da milioni di telespettatori.