tutto scorre...
Il Festival dell’Acqua di Staranzano si conferma fonte di sensibilizzazione, conoscenza, diffusione di buone pratiche; e lo fa, come nelle prime edizioni, attraverso i più diversi linguaggi, per interessare e coinvolgere ogni tipo di pubblico.
Anche nel 2025 sono molti gli incontri di divulgazione scientifica, quelli con matrice sociale, altri con spunti letterari e altri ancora incontri di carattere tecnico.
Non mancano le performance, che quest’anno parlano il linguaggio della musica, del teatro, delle conferenze-spettacolo. Diverse sono le mostre e per la prima volta il Festival ospita anche una Piccola Fiera della sostenibilità.
Il Festival dell’Acqua di Staranzano si conferma fonte di sensibilizzazione, conoscenza, diffusione di buone pratiche; e lo fa, come nelle prime edizioni, attraverso i più diversi linguaggi, per interessare e coinvolgere ogni tipo di pubblico.
Anche nel 2025 sono molti gli incontri di divulgazione scientifica, quelli con matrice sociale, altri con spunti letterari e altri ancora incontri di carattere tecnico.
Non mancano le performance, che quest’anno parlano il linguaggio della musica, del teatro, delle conferenze-spettacolo. Diverse sono le mostre e per la prima volta il Festival ospita anche una Piccola Fiera della sostenibilità.
Tornano i lavori di ricerca dei ragazzi delle scuole – che si esprimono attraverso un’esposizione multimediale nei locali del Municipio.
E ancora visite guidate sul territorio e attività transfrontaliere che coinvolgono i bambini delle scuole italiane e slovene, nel nome del nostro magnifico Isonzo/Soča.
E, soprattutto, tornano i tantissimi contenuti a carattere storico, scientifico e ambientale relativi all’acqua: si parla di nuove frontiere scientifiche per resistere al cambiamento climatico, delle più evolute tecniche antispreco, di nuove modalità di irrigazione ma anche di acqua come poesia, narrazione, parola, simbolo, gesto teatrale; come fonte di salute e – allo stesso tempo – di potere.
Un Festival che aspira ad ampliare la propria visione e a condividere mission e intenzioni. Anche quest’anno Staranzano e la sua manifestazione entrano nel progetto de La Fabbrica del Mondo e – dal 2025 – fa parte del Festival diffuso della Sostenibilità proposto dall’ASVIS.
Il Festival dell’Acqua di Staranzano continua nel segno dell’ArtScience, una metodologia di ricerca che prevede l’interazione tra scienza e arte che anche quest’anno è affidata a giovani ricercatori a dialogo con artisti contemporanei.
La scienza è sempre al centro, grazie anche alla presenza di autorevoli personalità della divulgazione scientifica, di docenti, di tecnici esperti che mettono le proprie conoscenze al servizio dell’informazione, con l’obiettivo di divulgare, in maniera accessibile e con linguaggi differenti, contenuti di qualità in tema di acqua, sostenibilità, tutela delle risorse naturali e del paesaggio.
Tra i tanti linguaggi, il Festival dell’Acqua non rinuncia all’arte, nel suo più ampio e profondo significato.
Reading e conferenze–spettacolo mettono a dialogo scienza e jazz, scienza e poesia, scienza e storia, scienza e territorio.
Performance totalizzanti che fra musica classica, versi poetici e installazioni richiamano suggestioni quasi magiche.
Teatro di figura che – con grande perizia tecnica – scuote gli animi dando voce a creature fantastiche e – soprattutto – si apre al linguaggio dei segni perché anche le persone sorde lo possano “sentire”.
Musica e animazione video che insieme costruiscono narrazioni innovative che con l’acqua giocano.
E l’attenzione ai più piccoli, che tra libri, narrazione e invenzione possono pensare, giocare e raccontare con l’acqua per prendere confidenza e capirne l’importanza.
Queste e molte altre espressioni artistiche, più o meno convenzionali, restituiscono la modernità e la multidisciplinarietà del Festival, incentrate sull’acqua e sulla tutela del patrimonio ambientale, con l’obiettivo di incantare il pubblico e instillare profonde suggestioni e un senso di bellezza.
Tra i tanti linguaggi, il Festival dell’Acqua non rinuncia all’arte, nel suo più ampio e profondo significato.
Reading e conferenze–spettacolo mettono a dialogo scienza e jazz, scienza e poesia, scienza e storia, scienza e territorio.
Performance totalizzanti che fra musica classica, versi poetici e installazioni richiamano suggestioni quasi magiche.
Teatro di figura che – con grande perizia tecnica – scuote gli animi dando voce a creature fantastiche e – soprattutto – si apre al linguaggio dei segni perché anche le persone sorde lo possano “sentire”.
Musica e animazione video che insieme costruiscono narrazioni innovative che con l’acqua giocano.
E l’attenzione ai più piccoli, che tra libri, narrazione e invenzione possono pensare, giocare e raccontare con l’acqua per prendere confidenza e capirne l’importanza.
Queste e molte altre espressioni artistiche, più o meno convenzionali, restituiscono la modernità e la multidisciplinarietà del Festival, incentrate sull’acqua e sulla tutela del patrimonio ambientale, con l’obiettivo di incantare il pubblico e instillare profonde suggestioni e un senso di bellezza.
Non solo talk e incontri: il Festival dell’Acqua di Staranzano è anche occasione di scoperta del territorio e della sua storia legata all’acqua.
Tra visite guidate, escursioni a piedi e in bicicletta l’acqua si vive all’aria aperta, in connessione con l’ambiente e il paesaggio.
Non solo talk e incontri: il Festival dell’Acqua di Staranzano è anche occasione di scoperta del territorio e della sua storia legata all’acqua.
Tra visite guidate, escursioni a piedi e in bicicletta l’acqua si vive all’aria aperta, in connessione con l’ambiente e il paesaggio.